Tra il 1990 e il 1991 la CBS, produsse Flash, una serie tratta dall'omonimo fumetto della DC Comics. Il supereroe della fiction è in realtà il secondo Flash, ovvero Barry Allen (uno dei personaggi DC più popolari di sempre!) l'uomo che acquisice il potere di muoversi a velocità straordinaria, sfidando le leggi della fisica. Il Batman di Burton aveva appena creato una seconda batmania e, sulla sua scia, molte case di produzione si accodarono per sfruttarne l'ondata. Tuttavia Flash in America non riuscì a sfondare e ne venne prodotta soltanto una stagione di 22 episodi. La serie però, rivista oggi, non era malaccio. Le atmosfere del Batman-Fox filtravano grazie ad una fotografia che ritraeva una Central City abbastanza cupa mentre la presenza familiare di Danny Elfman (si occupò delle musiche della sigla) non fece che amplificare la sensazione di deja-vù. John Wesley Shipp, rivisto in televisione nel decennio successivo con Dawson's Creek, se la cavava egregiamente nella tuta rossa dell'eroe, sebbene Flash sia notoriamente più esile. La produzione ebbe anche il pregio di richiamare sugli schermi Mark Hamill nel ruolo di Trickster e di offrire a due grandi come: Howard Chaykin e Gardner Fox la possibilità di sceneggiare. Si può ritrovare in un cofanetto, da sistemare sullo scaffale come la miglior trasposizione attuale del fumine rosso.
mercoledì 6 ottobre 2010
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