sabato 20 febbraio 2016
The Flash (2016)
Lode a Berlanti & Co. La DC televisiva sta facendo miracoli tra cross-over e scelte assolutamente coraggiose! Basti evidenziare le citazioni e i personaggi extra “scelti" che già solo pochi anni fa nessuno avrebbe pensato di produrre per uno show televisivo ed aspirare al successo. In questo una serie come The Flash è rivoluzionaria per il genere (ormai saturo) del cine-fumetto....e il fatto che arrivi nel piccolo schermo fa capire che Berlanti ha afferrato le potenzialità seriali che, se al Cinema possono godere di uno spettacolo decisamente maggiore (ma limitato) nello show televisivo invece possono dare vita a storylines altrimenti impossibili da trasporre.
La prima stagione di The Flash sono 24 episodi, di cui una buona metà ottimi. Ci troviamo nel serial vero e proprio, la qualità di scrittura non è lontanamento paragonabile ai momenti più alti della passata golden age televisiva, però l'adattamento fumettistico è tra i migliori in circolazione. La Marvel-Netflix ha partorito in tempi recenti Devil e Jessica Jones che sono più "cinematografici" e sotto molti punti di vista "più riusciti" ma The Flash abbraccia con meno pretese un universo più ampio e regala gioie attraverso una continuity originale ricca di sfasature temporali, mostrando per la prima volta in maniera esemplare gli universi alternativi che i lettori di comics conoscono da decenni mentre il pubblico cinematografico sta cominciando lentamente a percepire.
Perfetto è l’uso dei villains, plurale che una volta tanto non rovina le aspettative. Giocati come si deve e riproposti lungo la stagione, rimandando tra l’altro a papabili spin-off. Va citata in queso periodo di “ritorni stellari” la partecipazione straordinaria di Mark Hamill di nuovo nel ruolo di Trickster come fu negli anni ’90, vederlo jokerizzante sullo schermo (lui che del Joker E’ l’unica e vera voce) a riprodurre la rivelazione più storica di tutti i tempi è stato un piacere immenso.
Tra rimandi deliziosi al fumetto, citazioni alla cultura pop (si va da Ritorno al Futuro a Battlestar Galactica passando per Douglas Adams), personaggi inaspettati, scrittura - non esemplare ma buona - coerente, visivamente spassoso, divertente e bla bla bla...
The Flash è stata una gran corsa con tanto di cliffhanger finale e soprattutto una volontà che mai smetterò di ringraziare dedita all’universo cartaceo del velocista scarlatto!! Del resto quando nel primissimo episodio lanciano la promessa delle crisi, da qualche parte qualcosa di buono doveva uscire.
The Flash (2016) funziona principalmente nell'essere un prodotto carico di amore. Amore per le potenzialità del fumetto e amore per i personaggi che lo animano. Andando oltre gli episodi più tipicamente "serial" (non tutti riusciti), qui si possono trovare dei veri e propri gioiellini! L'incontro con Trickster è uno di questi. La cosa fondamentale da evidenziare è che Greg Berlanti e famiglia non stanno sfruttando l'onda del momento cavalcando la moda del cine-fumetto, bensì si sono ritrovati nella posizione di vivere in un'era ideale per poter fare questo tipo di show e vedendo la serie vi accorgerete che il format di Smallville o di tutte le serie sui supereroi viste nel passato è qui riletto e superato! L'essere materiale di un fumetto non è più un elemento di partenza su cui cercare "un nuovo pubblico", bensì è fatto letteralmente “da" e “per" quel tipo di pubblico che ormai non ha più bisogno di didascalie! Che non deve più essere educato. Di conseguenza gli autori possono ora permettersi di fare tutto (e di fatto, lo fanno!) senza barriere. Motivo per cui la DC al cinema è anni luce indietro...perchè solo ora sta cercando di formulare un universo "unico" come ha fatto la Marvel del MCU mentre nel piccolo schermo qui sono già alla fusione massima con il fumetto e le sue caratteristiche. "Daredevil" con la (Marvel) Netflix e "The Flash" con The CW hanno trovato il punto di fusione definitivo che arricchisce l'elemento spettacolare (portato al massimo per ovvi motivi in sala) con la possibilità di infrangere i limiti seriali di un prodotto massiccio ma di "breve durata" tipico del cinema e di restituirgli il fascino "degli albi" nella serie tv. Ergo nonostante le evidenti imperfezioni situate soprattutto nel primo middle-season, questo è un prodotto necessario nella sempre più fondamentale crescita artistica dell’unico vero nuovo genere degli anni 2000.
Folks fumettari, qui ci sta ROBA BUONA! Tutti contro Reverse-Flash!
Aspettando la seconda stagione: run Barry run!
p.s.
Da citare tra i personaggi collaterali il redivivo Brandon “Sup” Routh nel ruolo di Atom (che vedremo in Legends of Tomorrow) e l’imponenza scenica di un personaggio tanto bizzarro quanto affascinante come Firestorm al quale è stato dato uno straordinario minutaggio, ribadendo l'attenzione dei sceneggiatori tanto alla storyline principale quanto a quelle secondarie che possono beneficiare di un universo vastissimo!
Valerio di Giovannantonio
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