Orfana dalla nascita, cresciuta da Lob, un vecchio maestro vagabondo, Modesty Blaise impara la letteratura e le lingue straniere (ma anche le arti del combattimento, del furto e dello spionaggio!) Una volta svezzata, la ragazza viene addomesticata ed assunta da Louche, il proprietario di un casinò, per truffare i clienti troppo fortunati ed avidi. Ma i guai sembrano seguire l'abile Modesty... Torna il (non troppo) celebre personaggio di Peter O'Donnell in questo strano b-movie prodotto da Quentin Tarantino. Totalmente diversa dalla Modesty/Monica Vitti di Losey, il personaggio interpretato da Alexandra Staden (che aveva dato il meglio per Mike Figgis nell'episodio "About time 2" di Ten minutes Older!) se la cava egregiamente. Alla sceneggiatura c'è il duo Lee Batchler e Janet Scott Batchler, reduci da alcuni mediocri lavori (come Batman Forever) e che stavolta ricreano un background interessante. Peccato la regia di stampo televisivo ma d'altra parte tutta l'operazione è stata confezionata in meno di un mese, la sufficienza è dovuta...
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