giovedì 22 gennaio 2009

Supergirl - La ragazza d'acciaio


Argo è un frammento del pianeta Krypton dove i superstiti hanno ripreso a vivere la loro quotidianeità. La vita prospera assicurata dall' energia di un manufatto chiamato Omegahedron, ma l'oggetto viene prima sottratto da Zaltar (O' Toole) e poi risucchiato nello spazio per colpa di Kara (Slater), cugina di Kal-el (noto sulla terra come Superman). Per seguire e riprendere la piccola sfera vitale, la giovane Kara finisce sulla terra. Anche lei acquisice i celebri superpoteri e ed assume l'identità della brunetta collegiale Linda Lee, dividendo la stanza con la sorella di Lois Lane, Lucy. Sfortunatamente il potente Omegahedron è finito nelle grinfie della perfida strega Selena che sogna di dominare il mondo. Pellicola imbarazzante a tratti, con grandissimi problemi di sceneggiatura. Il tentativo di creare uno spin-off (peraltro disertato da Reeve) vacilla a causa dei buchi nella storia e non bastano frasi come "Superman è impegnato a trilioni di anni luce in missione di pace" o appendere il suo poster nella stanza del college di Lucy Lane (guarda un pò!) per collegare i due universi. In Supergirl sembra piuttosto di essere incappati in una pellicola Disney, un bizzaro incrocio tra il telefilm di Wonder Woman ed il recente Come d'incanto. Un film che poteva essere gestito meglio e che vantava un buon cast: da Peter O'Toole a Faye Dunaway (persino Mia Farrow, per una sola sequenza...) e che aveva degli effetti speciali discreti, guastati dall'atmosfera gigionesca che viene innescata dalla farsa sceneggiata. Vincitore di due Razzie Awards.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo che si tratti di una solenne minchiata ma la giovane protagonista è davvero bella purtroppo però il film è rovinato dalla cattiva che recita in modo indegno ed è pure orrenda.