James Howlett (detto Logan) decide di lasciare un gruppo di assassini mutanti, selezionati dal governo degli Stati Uniti, per scrupolo di coscienza. Abbandona anche il fratello Victor perennemente assetato di sangue, finendo così a fare il boscaiolo e cercando di liberarsi dal suo oscuro passato, dai problemi che lo rendono un "diverso". Sarà Stryker (il suo vecchio capo) a scovarlo per metterlo in guardia circa la minaccia di un oscuro assassino di mutanti. Dopo l'assassinio della moglie da parte del fratello, Logan accetterà di entrare nel programma "Arma X" per riuscire a vendicarsi. Ma non tutto è ciò che sembra...Spin-off della trilogia sugli X-men resa celebre dal lavoro esemplare di Brian Singer, Wolverine non delude ma neppure riesce ad esaltare. Gavin Hood poteva arrovellarsi di più per regalarci qualche sequenza memorabile mentre il personaggio non fa nulla di più che in passato. Ormai il collaudo è compiuto ma purtroppo per Hugh Jackman il cinefumetto ha raggiunto standard altissimi. Meglio sperimentare (come ha fatto Miller nel contraddittorio The Spirit) che fare bene il compitino rischiando di rimanere nell'anonimato. La saga resta ferma al secondo capitolo per il seguente motivo: "dietro gli effetti e l'azione c'era un grande messaggio". Ora che la grafica ha raggiunto livelli di perfezione e che i mestieranti possono osare di più spendendo meno, le colpe dell'insuccesso si spostano sugli sceneggiatori (vedi Blade 2). Eppure questa volta l'anomalia si sente, perchè alle penne ci sono David Bienoff, (migliore come romanziere!) e Skip Woods (che nel tempo si spegnerà dopo il suo ottimo esordio con Thursday, uniformandosi agli standard hollywoodiani) che in fondo se la cavano con l'azione ma non riescono a comprendere a fondo la psicologia di Logan, cadendo così nel lavoretto facile: rendere migliore il ruolo del cattivo. Il vincitore della pellicola infatti è Sabretooth/Liev Schreiber che spadroneggia sul povero Jackman. Si svela dunque la storia del mutante più amato di sempre ma non la si porta nell'oscurità convenuta. Un film godibile sul grande schermo che domani saprà di occasione mancata.
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