Il primo giustiziere mascherato del sol levante deriva dal kami shibai (un cantastorie che illustra i tratti salienti della vicenda narrata tramite dei cartelli) ed è creato da Takeo Nagamatsu intorno al 1930. Più tardi (1947) verrà ripreso e trasformato in un vero e proprio manga. In Italia è noto per le sue avventure animate con il nome di Fantaman e il Diavolik usato nel titolo probabilmente serviva più da richiamo per i fan del nostro Kriminal (la cui iconografia ricorda quella del principe di atlantide!). Il giovane Akira cerca di allarmare l'osservatorio astronomico, infatti l'astro Icarus sta fuoriuscendo dalla sua orbita e si dirige verso la terra. Vista la sua giovane età non viene preso in considerazione, ma il dottor Yamatone lo prende sotto la sua protezione. Lui sa che Akira ha ragione ed il suo compito è sventare il disastro. Il piano è di distruggere con un raggio il corpo celeste. Ma per far funzionare il cannone il dottore necessita di un cristallo raro, reperibile su una piccola isola sperduta. Nel tentativo di recupero vengono ostacolati da Nazo (il dottor Zero) e la sua guardia aliena. Sono loro i responsabili della deviazione di Icarus dalla sua orbita. La situazione appare tragica ma durante la lotta viene risvegliato Diavolik, una mummia di atlantide capace di mutare il corso della storia. Di certo Ogon Batto ricopre un ruolo importante nella cinematografia fantastica nipponica, è un tokusatsu ottimamente realizzato e (anche se gli effetti speciali ci fanno sorridere!) decisamente fedele allo spirito del personaggio. Certe storie invecchiano male ma Ogon Batto è visionario proprio nella sua cura e decisamente psychotronico in alcune sequenze. Il lavoro di Hajime Sato interpretato dal mitico Sonny Chiba viene promosso al prossimo turno...
giovedì 23 luglio 2009
lunedì 20 luglio 2009
Sturmtruppen
Patetico tentativo effettuato da Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni di riproporre le mitiche striscie del grande Bonvi. Diretto da Salvatore Samperi (mancato di recente!) con strano ritmo, il film perde del tutto l'humour nero della serie originale divenendo una collezione di siparietti di caratteristi milanesi che presto sarebbero divenuti divi come: Toffolo, Boldi e Teocoli. Al comando di un generale cocainomane, che alloggia in un lussuoso palazzo mascherato da baracca, di un capitano omosessuale sempre a caccia di reclute con gli occhi azzurri e di un sergente tanto violento quanto stupido, uno strampalato reparto dell'esercito germanico si prepara a combattere una inutile guerra. Francamente la prima volta ho faticato ad arrivare alla fine della visione, la seconda...
mercoledì 15 luglio 2009
Serie: Valentina
Creazione di Guido Crepax nata sulle pagine di Linus, la serie di Valentina sarà recensita pressappoco con i concetti della recensione apparsa in questo spazio per il suo film. Demetra Hampton era al suo primo lavoro come attrice e per tutti probabilmente Valentina rimarrà il suo lavoro più importante. Non conosceva il personaggio dei fumetti e nelle dichiarazioni dell'epoca raccontava di come fosse, nella vita reale, proprio come la sensuale fotografa. Quando Crepax la incontrò a Milano ne rimase perplesso e comunque non si accostò alla produzione in alcun modo, anzi al venerdì di Repubblica disse " Ho accettato un pò per soldi ma anche per raggiungere un pubblico più numeroso!". I tredici episodi costarono sei miliardi e alla regia troviamo il terrificante Giandomenico Curi e Gianfranco Giagni mentre alla sceneggiatura c'è Gianfranco Manfredi che illudendosi (e illudendoci) confessò di aver lasciato il personaggio quasi inalterato. La verità è che privando Valentina della sua dimensione onirica, dei suoi pensieri e della sua profonda malinconia, il risultato è un semplice telefilm erotico dalle sfumature garbate, emblema di quella Milano più berlusconiana che crepaxiana. Vale mezzo punto in più soltanto perchè la trama non si ingarbuglia come per tutti i film tratti dalle serie.
Episodi:
01- Baba Yaga
02- Il violoncello
03- Jack ama Lulù
04- Valentina non riposa
05- Per amore di Valentina
06- Farfalle
07- Fotofinish
08- L'altra
09- Rembrant e le streghe
10- Valentina assassina
11- La caduta degli angeli
12- Ciao Valentina
13- Addio Valentina
I fantastici tre Supermen
La CIA affida all'agente Brad il compito di "arruolare" usando un trucco due superladri con il fine di recuperare del denaro rubato. L'operazione porterà il trio sulle tracce dell'organizzazione "Golem" (chiara è la citazione) e i suoi scagnozzi. Fiutato il tradimento i due ladri se la filano ma Brad li insegue senza sosta. Il governo vuole scoprire il nome dell'inventore delle loro tute che li rendono immuni alle armi da fuoco. Giungono così al cospetto del Professor Schwar ma alla caccia si è aggiunta anche la "Golem" che rapisce lo scienziato, sua figlia ed una una macchina capace di duplicare banconote e persone. Nascono i tre fantastici supermen, pronti a porre fine al malvagio piano della Golem. A metà strada tra James Bond e le pellicole del Santo, il film di Gianfranco Parolini (praticamente coetaneo al primo Lupin III, stranamente simile per soluzioni stilistiche nonostante le dovute differenze tra animazione e cinema reale!) è piuttosto fantasioso specie per le produzioni italiane. Sull'altro versante troviamo qualche deja-vù del Batman televisivo ma tutto sommato il film scorre e diverte. Nonostante la sua origine fumettistica il film è in parte un remake de Gli invincibili tre , un peplum proprio dello stesso Parolini.
mercoledì 8 luglio 2009
Il ritorno dei vigilanti
Giustiziere mascherato sorto dalla mente di Mort Weisinger dall'ambientazione insolita. Infatti seppure il luogo delle vicende sia il classico "west" delle pellicole americane, l'eroe invece di cavalcare un destriero si muove a bordo di una motocicletta, delineando così una mitologia che si stava formando in quegli anni è che ancora oggi sopravvive, ovvero quella del motociclista solitario che si sposta dalla costa est a quella ovest (Easy Rider). Il personaggio fu definito una sorta di Zorro incrociato a The Phantom. Ne "Il ritorno dei Vigilanti" (unico film di una saga cominciata nel 1942) Ray Taylor confeziona un prodotto mediocre per la Universal. Johnnie Taggart si dirige a Bannack, nel Montana, fingendosi un fuorilegge per ripristinare la legge. Viene però riconosciuto da Kitty, che dirige assieme a Clay Curtwrigth il vizioso Bull Whip saloon. La vicenda prende la solita piega dove i buoni trionfano sui malvagi, la ricerca di prove contro Clay e la doppia identità Taggart/Braddock mantengono vivo l'interesse solo per poco. Ai vigilanti non resta che l'oblio...
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