mercoledì 29 ottobre 2008

Creepshow 1- 2


Il primo film è composto da cinque episodi scritti da Stephen King e ispirati ai popolarissimi Tales from the Crypt della Entertaining Comics (maggiormente nota come EC comics!) di Bill Gaines. Nel primo capitolo:"Father's Day" un uomo assassinato dalla figlia torna dall'oltretomba per festeggiare la "festa del papà"; La seconda storia ("The Lonesome Death of Jordy Verrill") interpretata dallo stesso King, racconta di un agricoltore che rimane vittima di una forma di vita aliena vegetale nascosta in un meteorite caduto vicino la sua casa. in "Something to Tide You Over", un marito tradito uccide moglie e amante, ma gli spiriti dei due amanti non tardano a vendicarsi; in "The Crate", un professore si sbarazza della moglie dandola in pasto ad un mostro sanguinario scoperto in una cassa abbandonata nei magazzini dell'università; e in "They're Creeping Up On You", un uomo d'affari, maniaco dell'ordine e dell'igiene, viene divorato dagli scarafaggi verso i quali nutre la più profonda fobia. Il secondo film invece è composto da tre episodi, nel primo una statua indiana in legno esposta in un emporio si anima per vendicare la morte dei proprietari, nel secondo un gruppo di giovani campeggiatori è ingoiato da una strana macchia vischiosa in mezzo a un lago e nel terzo un'automobilista mette sotto un passante, ma è perseguitata dal suo fantasma. Come spesso accade, la prima produzione è decisamente quella più riuscita, la ricordiamo tutti con affetto anche se sta invecchiando male. Divertenti gli inserti animati che ricordano le tavole originali e buoni (come al solito!) gli effetti di Tom Savini, la regia è di George Romero che in quel periodo viveva un momento di particolare fertilità. Se Creepshow è un film discreto, al suo seguito possiamo conferire un 6- (in questo caso Romero era soltanto alla sceneggiatura!). Film da brividi, forse più adatti ai piccoli che vogliono avvicinarsi al genere, magari durante una tempestosa notte di Halloween!

lunedì 27 ottobre 2008

Serie: Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman


Il Superman rivisto secondo le idee che John Byrne aveva proposto al pubblico di lettori in The Man of Steel, ecco quindi un supereroe più umano e meno alieno. Nonostante la spinta iniziale incentrata sull'avventura tipica delle storie dell'uomo d'acciaio ci fu presto un cambio di rotta, gli stessi ascoltatori espressero il desiderio di incentrare la storia sulla relazione sentimentale tra Lois e Clark. La Warner, stranamente, rispettò i voleri del popolo. La serie dunque divenne perlopiù incentrata sull'uomo "Kent" che sul suo alter ego. Lois & Clark traghetta l'eroe dal passato verso la successiva serie: Smallville, che si concentrerà sul giovane Clark Kent.

Brenda Starr


Brenda Starr, eroina di una popolare striscia a fumetti, stanca delle continue offese di Mike Randall, suo disegnatore ( insoddisfatto del personaggio), decide di animarsi e rendersi indipendente. Mike, preoccupato, si ritrova suo malgrado nel mondo della protagonista, e si lascia coinvolgere in un'avventura che lo portera ad innamorarsi di Brenda. Robert Ellis Miller porta sullo schermo la rossa reporter inventata dalla cartellonista Dale Messick già protagonista di una serie tv e di un lungometraggio del 1976. Purtroppo non sempre il film mantiene un buon ritmo e gli attori si divertono ma senza prendersi troppo sul serio. Nonostante il rinnovato entusiasmo attorno ai film tratti dai fumetti (scatenato dal Batman di Tim Burton) e la presenza di una diva amata come Brooke Shields, Brenda Starr si rivela un flop nelle sale ma non tutto è da gettare. Un film passabile, da non prendere troppo sul serio.

Rocketeer

Film di Joe Johnston ispirato al lavoro di Dale Stevens (In precedenza c'era stata la saga di Rocket man!). Cliff Secord (Bill Campbell) è un pilota di areroplani in attesa di vincere il campionato acrobatico per sposare Jenny (Jennifer Connelly) una splendida comparsa di Hollywood. Purtroppo però la sfortuna si accanisce e dopo essere entrato in possesso di un prototipo di mini-reattore capace di trasformare l'uomo in un missile, si trova al centro di una spietata caccia all'uomo da parte dell'FBI e i nazisti che vogliono impossessarsi dell'invenzione per conquistare definitivamente il mondo. Nel 1981 Dale Stevens omaggia il celbre Commando Cody (che a sua volta era ispirato a Bulletman del 1940!) con una nuova serie, a fumetti. L'adattamento è piuttosto fedele ai comics e riesce a ricostruire la mitica Hollywood del periodo. Discreto il cast, da Timothy Dalton (un pò Errol Flynn) a Paul Sorvino, da Alan Arkin a Jennifer Connely. Menzione speciale per Gene Daily (Clark Gable), Bob Leeman (W.C. Fields) Tiny Ron (citazione di Rondo Hatton!) e Terry O'Quinn (Howard Hughes). Rocketeer è un buon film avventuroso che riesce ad essere gradevole dall'inizio alla fine. Interessante visionarlo in doppio spettacolo con Hollywoodland, per confrontare la ricostruzione del periodo storico. Gli sceneggiatori Danny Bilson e Paul De Meo avevano lavorato anche alla pregevole serie televisiva: The Flash.

sabato 25 ottobre 2008

Bloodrayne


Nella Transylvania del diciottesimo secolo, Rayne è una dhampir, una creatura per metà vampiro e metà umana frutto della violenza subita dalla madre da parte di Kagan, il Re dei Vampiri. Si unisce così ai cacciatori di vampiri Sebastian e Vladimir in cerca di vendetta. Grande cast (Madsen, Pare, Kingsley, Loken, Kier, Rodriguez) ma solito film del celebre Uwe Boll che si sforza più del solito ma cade troppo spesso. Scontato al punto giusto, ha fatto razzìa di Razzie...awards!

Hollywoodland


Hollywoodland è un noir moderno finito per caso tra le nostre recensioni. E' Infatti la presenza del Superman più celebre d'america che lo ha spinto fin qui. Il 10 giugno del 1959 morì suicida a l'attore George Reeves che dal 1950-58 era stato Superman in una serie a lui dedicata. In questo film, dopo il suicidio di Reeves (interpretato da un Ben Affleck più in forma del solito), l'investigatore privato Louis Simo (Adrien Brody), senza soldi e lavoro, si "prende a cuore" il caso, e convince la madre a ingaggiarlo per conoscere la verità poichè tutto sembra talmente chiaro, da far dubitare che sia del marcio dietro. Caso celebre della storia degli studios, finito persino nella grande opera di demolizione del sogno: Hollywood Babilonia. Reeves era depresso e prigioniero del suo ruolo e fece di tutto per trovare altre parti, tragicomico immaginarlo come Superman. Con sprazzi della serie televisiva, abilmente ricostruita, ecco una pellicola interessante, che svela i retroscena torbidi della mecca del cinema. Paragonabile a Black Dahlia (ma inferiore) il film si lascia guardare e le sue linee narrative si confondono. Allen Coulter realizza un film che sfugge al genere. Bella la definizione del Farinotti: la solitudine in un mondo governato da denaro, corruzione, successo, tradimenti; la fama cinetelevisiva e i suoi costi; il rancore di un attore verso il personaggio in cui è immobilizzato; la divisione tra “perdenti” e “vincenti”; la rievocazione di Hollywood nell'epoca dello studio system. Quando Reeves morì, i mass media annunciarono nei titoli che era morto Superman.

I conquistatori della luna


Misteriosi raggi nucleari partono dalla Luna creando esplosioni sul pianeta Terra. Il governo incarica lo scienziato Commando Cody di investigare. L'uomo scoprirà che Il sovrano lunare, Retik, supportato da due terrestri traditori, vuole invadere il pianeta ma Cody, con l'aiuto della sua tuta e di un casco che gli permettono di volare, li combatterà fino alla fine. Tratto da una serie di dodici episodi, ispirata al personaggio: Bulletman di Bill Parker e Jon Smalle, il Comandante Cody ci porta in volo (prima di Iron Man e di Rocketeer) la giustizia. Molte le ingenuità del film, difficile valutare; spesso si sorride pensando ad opere come Donne amazzoni sulla luna ma erano altri tempi e per i nostalgici, pellicole come queste sono preziose.

venerdì 24 ottobre 2008

Speed Racer


Basato sull'anime Mach Go!Go!Go! i Wachowski realizzano il più grande live action di tutti i tempi. Vediamo perchè: Speed è un talento naturale dell'automobilismo; figlio di un costruttore di vetture da corsa e fratello minore di Rex, morto durante una gara di rally (sulla pericolosa pista di "Casa Cristo"mentre cercava di riabilitare il suo nome, infangato dalla mafia delle corse) è pronto per spazzare via la concorrenza sfoggiando la sua incredibile abilità di guida, a bordo della Mach 5. Anche Spritle e sua madre credono in lui e, con l'inseparabile scimpanzè Chim-Chim e la dolce Trixie, formano il tifo più energico che un atleta possa desiderare. Eppure il sogno di Speed è costretto ad infrangersi contro la realtà di un mondo corrotto, dove le grandi competizioni sono decise in partenza dagli sponsor multimiliardari e dove chi non si lascia comprare da un imprenditore senza scrupoli rischia di non superare mai la linea di partenza. Fedele all'azienda di famiglia e soprattutto al suo spirito appassionato e indipendente, Speed si allea con il misterioso Racer X per mettere fine agli illeciti dello sport e dimostrare quel che sa fare: vincere. Ho sbagliato a non andare a vedere Speed Racer al cinema. Ero rimasto deluso dagli episodi finali di Matrix e non mi sembrava troppo interessante prendere la serie della Tatsunoko (che si basava sul manga di Tatsuo Yoshida, uno dei fondatori della celebre casa di produzione giapponese) per farne un film. Sbagliavo di grosso. La pellicola dei fratelli Wachowski è impressionante. I primi trenta minuti fanno gridare al miracolo; montaggio e regia sono ai massimi livelli e soltanto pensare di trasformare una vecchia serie animata della fine degli anni 60 in quest'opera powerpop, strabordante di colori e ricchissima di citazioni, bè è da pazzi...o da geni. Inquadrature che si incastrano, si spingono, piani che si mettono a fuoco poi si dilatano. Un collage tanto colorato che era dai tempi di Dick Tracy che non si vedeva una trasposizione così pittorica. Finalmente una grafica totalmente asservita all'intuizione registica. La prima gara di Speed non ricorda forse un moderno videogame dove si rincorre lo spettro della propria auto per migliorare il record? Guardate qui il concetto come viene elaborato; poi c'è la zuffa del team di Speed durante la corsa della Casa Cristo, davvero incredibile, una perfetta fusione tra gli anni sessanta e il duemila. Bravo il cast a mantenere il ritmo indiavolato fino alla fine, sono 135 minuti che passano in un batter d'occhio. Non si discute sui massimi sistemi, ci sono molte gag che ricordano l'originale e scordatevi la realtà. Speed Racer è il più grande film privo di anima mai girato, perchè l'anima, per realizzarlo in questo modo, i due fratelli devono averla venduta al diavolo.

giovedì 23 ottobre 2008

Batman: Arkham Asylum


Dedichiamo un piccolo spazio ad un cineasta che farà parlare di sè. Miguel Mesas, il miglior regista di fan films in assoluto, ha realizzato questa gemma basata sulla graphic novel di Grant Morrison (ai testi) e Dave McKean (ai pennelli). Mesas, dopo anni di faticoso lavoro, comincia a vedere sprazzi di notorietà. I suoi fan film sono stati realizzati in contemporanea con l'evoluzione hollywoodiana che ha portato al concepimento dei vari Sin City o 300, gli omaggi riguardano: Batman, Bad Boy (Miller-Bisley), Slaine (Mills-Bisley) e Capitan Harlok (Leiji Matsumoto) . Mesas attualmente è al lavoro su un adattamento del romanzo breve di Alan Moore: La lucertola ipotetica e nel 2010 dovrebbe uscire Subversive Beauty basato sull'opera di Luis Royo. Che dire? Buon lavoro Miguel! Ah, l'ultima cosa, ultimamente Batman: Arkham Asylum è uscito dal dimenticatoio, si sono persino messi all'opera per ricavarne un videogioco. Potenza de Il Cavaliere oscuro. Vista la morìa degli sceneggiatori cinematografici hanno finalmente deciso di usare le opere degli artisti del fumetto, che sono sempre stati scrittori in tutto e per tutto.



mercoledì 22 ottobre 2008

Wanted


Wesley Gibson è un ragazzo represso di 24 anni, maltrattato sul lavoro, con una fidanzata che lo tradisce con il suo migliore amico. La sua vita è al limite di sopportazione ma viene stravolta da "Fox" una sexy e spietata killer che lo invita ad unirsi ad un gruppo di assassini chiamato "la Confraternita" nel quale prenderà il posto del padre, da poco ucciso da uno spietato killer... Ecco trasformato (ed è il caso di dirlo!) il lavoro di Mark Millar e J.G.Jones in pellicola. Wanted, film adrenalinico ed interessante che va a sommarsi alle innumerevoli trasposizioni di questi ultimi anni è un caso raro. Alla regia c'è il visionario Timur Bekmambetov (da noi semi-conosciuto per la trilogia dei Guardiani della luce!) che ci mette molto del suo talento confezionando un lavoro particolare che tuttavia si distacca un pò troppo dall'originale. Eppure il duo della Image aveva usato due icone pop viventi per le fattezze dei protagonisti. Wesley era decisamente il rapper Eminem, mentre Fox sulla carta non ha nulla della Jolie e tutto della Catwoman impersonata da Halle Berry. I fan resteranno certo delusi per le differenze (che cambiano la sostanza filosofica del discorso) ma per quanto mi riguarda le qualità visionarie del kazako qui sono al top, l'interpretazione di James McAvoy è davvero buona e il film sorprende più volte durante la visione. Vero, non c'è nulla di innovativo, la sceneggiatura incrocia Dead like me con Fight Club, l'originale di partenza con Matrix intrecciato ad Un uomo qualunque, però la pellicola ha il pregio di far riflettere e raccontare meglio di altri la misera esistenza dei comuni mortali, che sognano di uscire fuori dai loro uffici, fast-food, negozi per urlare la loro rabbia. A tal proposito è geniale la correzione di Wesley quando parla del suo lavoro e si confonde: lui è alla gestione clienti, non più assistenza clienti (sono i cambiamenti del nostro tempo e oggi i clienti non vanno assistiti ma gestiti a beneficio dell'azienda!). Tre quarti di film sono ottimi, la Jolie è in piena forma, il finale perde un pò in termini di credibilità ma il tutto trasuda azione, intrigo. C'è pure l'esortazione del protagonista, cosa aspettiamo ad uscire dalla nostra apatia?

lunedì 20 ottobre 2008

Captain Zoom - Accedemia di supereroi


Tratto da un racconto (Zoom's academy for the super gifted di J.Lethcoe) invece che da un fumetto, Captain Zoom è un film che non lascia nello spettatore segni del suo passaggio. Rivolto ad un pubblico giovane, alterna scontate situazioni comiche ad effetti economici. Con piccoli ritocchi il film diverrebbe passabile, purtroppo il target infantile non permette troppe evoluzioni. Captain Zoom viene richiamato in servizio per addestrare un team di ragazzi con superpoteri. L'impresa non sarà facile, Zoom infatti si dimostra poco incline a questa nuova missione. Grazie all'aiuto della dottoressa Holloway, Zoom ritroverà il suo credo ed aiuterà i quattro a gestire la loro forza. E' pronto un duro allenamento per salvare la Terra dalla fine imminente. Il mix esplosivo di sceneggiatura e coraggio è raro da trovare anche nel cinema "adulto", ma è l'assenza di fantasia a non permettere il decollo di Zoom.

domenica 19 ottobre 2008

L'Uomo Ragno sfida il drago


Il ministro Min Lo CHan, amico di J.J.Jameson è accusato di aver tradito il suo paese durante la guerra. Peter Parker lo aiuterà a dimostrare la sua innocenza, il suo alter-ego: Spider-man, lo difenderà da Zeider, uno speculatore che trarrebbe grossi vantaggi dalla condanna del cinese. Terzo film tratto dalla serie televisiva dell'Uomo Ragno, ultimo distribuito ed ultimo per qualità. La serie, sempre improntata sulle atmosfere poliziesche, ma con tentativi di approfondimento psicologico del supereroe rinuncia a questi ultimi e tiene il peggio di ciò che era apparso in precedenza: le coreografie dei duelli (amplificate da brutte mosse di arti marziali!), la ragnocintura. Hammond è in forma ma non basta a salvare un film dalla sceneggiatura disordinata.

sabato 18 ottobre 2008

Pathfinder (2007)


Dopo una feroce battaglia tra indiani e vichinghi, un giovane, unico nordico sopravvissuto agli scontri, viene accolto dalla comunità indiana ed allevato come uno di loro. Quando le armate vichinghe tornano e fanno strage della sua tribù il ragazzo si ribella per difendere coloro che ormai sono divenuti il suo popolo. Brutta avventura, confezionata con cura registica ma piena di clichè (il popolo vichingo è rappresentato in una maniera ridicola!)con difetti evidenti sia sul versante della sceneggiatura sia su quello dell'interpretazione. La Dark Horse ha pubblicato l'omonima graphic novel ma quale prodotto nasce prima?

Shinobi


Nel Giappone medievale, i clan di Iga e di Koga sono vincolati da un patto di non aggressione firmato dopo quasi quattrocento anni di guerra dal signore feudale Hanzo Hattori nell'era Tokugawa. Nonostante questa situazione, i due eredi di queste casate, Oboro di Iga e Gennosuke di Koga sono seriamente decisi a sposarsi. Lo shogun però teme i poteri degli shinobi e decide di far scontrare i due clan per far si che si eliminino a vicenda. Dieci ninja per ogni fazione vengono così scelti per sfidarsi all'ultimo sangue, dovrà rimanerne soltanto uno... Discreto film tratto dal manga Basilisk che descrive la guerra tra gli shinobi, ninja fortissimi dai poteri oscuri. La storia è una specie di Romeo e Giulietta (a differenza del manga, nel film i genitori non sanno della storia d'amore tra i protagonisti!) con samurai mutanti, i poteri dei clan infatti non sono riconducibili solo alle arti marziali (c'è un mutaforma, un guerriero con poteri rigeneranti, una medusa etc...) ma sembrano forze inspegabili. Alcuni effetti sono davvero interessanti, purtroppo il ritmo è altalenante e le ambientazioni per quanto affascinanti non mostrano la fotografia ariosa, le scenografie sontuose, di altre produzioni del genere.

L'incredibile Hulk (2008)


Bruce Banner è in fuga, si è nascosto in una favela brasiliana e conta i giorni senza crisi, cerca aiuto per curare il suo corpo e disfarsi della creatura. L'esercito americano, capeggiato dal tenace generale Ross, attende nell'ombra una sua mossa falsa. Braccato e messo alle strette Hulk apparirà di nuovo. Dopo Bana/Lee ecco l'incredibile Hulk di Norton/Leterrier che, con la sua furia (e finalmente anche la sua voce), riempie lo schermo cinematografico. La storia segue le vicende del lavoro precedente ma con le dovute differenze (il cambio di location e cast hanno cominciato a far parlare di newquel!). Se l'opera di Lee risultava troppo maldestra nel coniugare la sua ricerca filosofica con il film da classifica ecco che questa cerca di rendere omaggio all'Hulk che tutti conosciamo, quello della serie televisiva. Il protagonista torna ad essere Banner (e Edward Norton è un Banner perfetto, per temperamento e fisico...) e la sua perenne fuga, il suo disperato tentativo di controllare la rabbia e di tutelare Betty (Liv Tyler) dal pericolo. Ai fini spettacolari della vicenda, questa volta il nemico ad attenderlo sarà equivalente; Abominio fa il suo devastante ingresso nei film della Marvel ma il risultato può essere ancora migliorato. Cameo di Downey Jr. che proporrà all'esercito l'aiuto da parte della Stark Industries e fa presagire il crossover futuro. Sarà interessante rivedere questo film nella sua versione Home Video che dovrebbe contenere moltissime scene tagliate tra cui quella che vedrà protagonisti Banner e Capitan America.

TMNT


Seguito ideale della serie cinematografica anni 90 ecco il film delle tartarughe più riuscito, quello che le riporta vicino alle atmosfere dei comics. Dopo la morte dell'arcinemico Shredder, Leonardo viene mandato da Splinter in Sudamerica per meditare e continuare il suo addestramento. I tre rimasti conducono vite "normali": Donatello lavora come consulente telefonico, Michelangelo è un animatore di feste di compleanno (indossa un costume da turtles!) e Raffaello, all'insaputa della famiglia, la notte si traveste da giustiziere per fermare l'ondata criminale. April aiuta Winters, un miliardario che colleziona oggetti antichi ma c'è qualcosa di strano in lui. Una grave minaccia incombe su New york city. Finalmente qualcuno approfondisce il rapporto conflittuale tra Leonardo e Raffaello, Kevin Munroe realizza un film mozzafiato per bellezza scenografica (merito di Simon Murton) e scene d'azione. Le Turtles non sono mai apparse così in forma. TMNT è un film divertente sorretto da una ottima colonna sonora. I fan non rimarranno delusi.

venerdì 17 ottobre 2008

Superman Vuole Uccidere Jessie


Si apre con i soliti scienziati, stavolta marito e moglie, che lavorano ai rispettivi progetti: lui sta realizzando dei guanti antigravitazionali, mentre lei, una macchina che sonda i desideri dell'inconscio. Nonostante il temperamento intellettuale tipico dell'uomo di scienza, lo scienziato si è infatuato di Jessie, la protagonista di alcune storie di fantascienza a fumetti che strenuamente lotta contro Superman. La moglie ingelosita dalle fantasie del marito, lo obbliga a sottoporsi ad un esperimento con il sognografo e materializza involontariamente i protagonisti dei giornaletti. Superman e Jessie ed un cowboy, catapultati nella nostra dimensione, imperversano nella città per continuare l'eterna battaglia. La moglie cederà al fascino di Superman, lasciando il marito libero di sedurre Jessie.... Ottima fotografia per questo film Ceco che riesce ad accostare con grazia il mondo dei comics a quello del cinema realizzando un finale-metafora sulla potenza rivoluzionaria dell'immaginazione, che riesce sempre a rompere gli schemi. Da poco è uscito in versione italiana nel raro cofanetto Stelle Rosse 2.

Flashman


Immaginate un Bruce Wayne londinese, che per noia si mette a perseguire i criminali. Immaginate gli anni 60, il cinema italiano di genere, con le sue anti-eroine nate nel fumetto nero di quel periodo (Satanik!) ed un costume che richiama un pò il celebre mito della lucha libre: El Santo! Se riuscite a miscelare tutto questo avrete l'anomalia, ovvero un film con un supereroe tutto italiano realizzato nel 1967, il suo nome era: Flashman! Uno scienziato realizza il siero dell'invisibilità ma viene ucciso da un malfattore che ruba l'intruglio per svaligiare una banca. Allo stesso bottino si interessa una truffatrice senza scrupoli. Mentre la polizia segue varie piste senza alcun risultato, Flashman decide di agire. Per i delinquenti sarà l'inizio della fine. Un esperimento quasi riuscito questo film, ricorda Fantomas durante le sequenze che vede impegnato nel ruolo del commissario Baxter, Jacques Ary e si sente anche l'influenza di Kriminal (girato l'anno precedente). Tuttavia sono numerose le ingenuità, dai fili che portano in giro gli oggetti per simulare la presenza del criminale invisibile ai manichini usati per le scene più pericolose. Alla regia ci sono Luciano Martino e Mino Loy mentre il supereroe è interpretato da Paul Stevens (Paolo Gozlino).

3ciento - chi l'ha duro...la vince


Film indecoroso che getta ombre sull'umana intelligenza. Classico spoof del duo Friedberg/Seltzer che dopo aver inventato Scary Movie sono andati lentamente peggiorando fino a raggiungere il fondo. Citazioni dal terzo Shrek, Casino Royale, Happy feet, Spider-man 3, Transformer e Borat ma stavolta il film clona l'originale dal principio fino alla fine, ed è Frank Miller a non dormire la notte! Nato privo di idee il film si trascina senza farci inclinare le labbra di un millimetro, dando fastidio per l'abuso di clichè e per la sua ridondante volgarità. Non c'è nulla di più triste che la mancanza di sagacia in opere spacciate per parodistiche. 300 (l'originale) di Snyder, fissa la brutta pellicola dall'alto, non c'è vera parentela fra i due. In altri tempi 3ciento non sarebbe mai potuto uscire sotto una major e se per caso ci fosse riuscito, avrebbe certo messo fine alla carriera del regista.


giovedì 16 ottobre 2008

La famiglia Addams


La famiglia creata da Charles Addams approda al cinema e sono faville. Con una storia divertente, mai troppo banale e capace di farci sognare l'oscura anormalità (ma sicuri che la gente comune sia normale?) di Morticia, Gomez, Fester e gli altri membri del pittoresco gruppo. La bizzarra famiglia Addams è in pena per l'assenza di zio Fester, scomparso dopo una lite con Gomez. L'avvocato degli Addams, Tully Alford, si trova a dover saldare un grosso debito con la signora Abigail Craven, madre del terrificante Gordon Craven. Minacciato di subire le peggiori conseguenze, Tully pensa di procurarsi i soldi compiendo un grosso furto nei ricchi forzieri degli Addams servendosi di Gordon, nel quale riscontra una singolare somiglianza con Fester. Tully viene invitato alla venticinquesima seduta spiritica, e progetta di introdurre Gordon nella casa degli Addams approfittando della ghiotta occasione. Durante la cerimonia, Gordon si presenta travestito da Fester, e l'intera famiglia si convince di aver ritrovato il parente perduto. Gordon assiste alle stranezze della famiglia, condite ciascuna da magia nera, spiritualità sinistra, singolarità sacrilega, destando sospetti nella sola Morticia, a cui, presto, si unisce la figlia Mercoledì. Per assicurarsi che il figlio compia il suo dovere di infiltrato nel modo giusto, la signora Craven si presenta alla famiglia come la dottoressa Pinder Shloss, un'androgina dottoressa tedesca tutrice legale di Fester. Gordon inizia a legare sinceramente con gli Addams, soprattutto con Mano e i bambini, scoprendo una inspiegabile e piacevole familiarità con essi. Ma la pedante e ossessiva madre preme perché trovi i dobloni custoditi nei forzieri segreti. Con la regia di un sempre interessante Barry Sonnenfeld, che proprio di recente ci ha regalato una sua perla con il serial tv Pushing Daisies (certamente destinato ad occupare un posto importante nella storia delle fiction!), e gli sceneggiatori di Edward mani di forbice (Caroline Thompson e Larry Wilson), con un fantastico Christopher Lloyd e con la giovanissima Christina Ricci, consacrata proprio da questo film come astro nascente, La famiglia Addams reinterpreta pregevolmente l'inarrivabile serie del 1964 modernizzandone gli effetti ed amplificandone l'irresistibile look. Sono tante le sequenze da ricordare, dalla recita scolastica fino all'esilio forzato della famiglia. Un'oscurità che ci cattura e che ancora una volta dimostra che i mostri sono i cosiddetti "normali".

I Fantastici 4


Cinque scienziati partono per una stazione orbitante con l'intento di studiare una nube di raggi cosmici. Non tutto fila per il verso giusto e, al ritorno sulla terra, i cinque subiscono delle mutazioni genetiche. Quattro difenderanno il bene mentre il più cinico fra loro diverrà la loro nemesi. Grosso modo è questa la trama de I Fantastici 4 film prodotto sulla scia del successo di Spider-man ma che non riesce ad eguagliarne fascino e ritmo. Grande impiego di effetti speciali ma le gag sono scontate per non dire insopportabili. Dolorosa è la trasformazione di un personaggio storico come Victor Von Doom nella sua ridicola versione in celluloide. Caratteristiche fisiche somiglianti all'originale per il quartetto (anche se Johnny Storm infastidisce dal principio!) che rende il film una vera occasione sprecata. Molti pensano che i Fantastici 4 sia un fumetto puerile rispetto ai vari Uomo Ragno Hulk o X-men, ma i fan della saga cartacea conoscono bene le storie e sanno che è possibile toccare vertici drammatici pur mantenendo un alto tasso di spettacolarità fantascientifica.

mercoledì 15 ottobre 2008

Blade - La casa di Chthon


Una malvagia entità sta per raggiungere Detroit. La casa di Chthon sta per abbattere l'ultima barriera e soltanto il Daywalker, colui che cammina alla luce del sole, può tentare di fermarli. Il celebre Dampyr di casa Marvel torna in questo film pilota della serie televisiva. Stavolta ha due alleati, Shen (che va a sostituire Whistler) e Krista, una donna determinata a sterminare il casato. Collocato dopo le vicende narrate in Trinity, questo film tv si avvale della presenza di David S.Goyer, già sceneggiatore delle versioni cinematografiche che, aiutato da Geoff Johns ricreano piuttosto fedelmente le atmosfere della trilogia. Fuori Snipes per far posto a Kirk Jones che proprio perchè inesperto risulta meno debordante. Anche l'incedere della storia è più misterioso, le scene d'azione costano e secondo me la serie poteva raggiungere ottimi livelli qualitativi. Peccato la sospensione per il calo degli ascolti.

martedì 14 ottobre 2008

Spider-man 3


Prima vera toppa della trilogia moderna dedicata all'arrampicamuri. Stavolta Raimi ha fatto male i suoi conti (non aveva mai visto tanti milioni di dollari nella sua carriera!) e si confonde mettendo nel calderone troppi elementi. Peter Parker ha raggiunto l'apice del suo benessere. E' amato dalla città e specialmente dalla sua compagna Mary Jane. I delinquenti sono spaventati, difficile combattere l'uomo ragno. Presto però le cose prendono una strana piega. Parker viene a contatto con una strana sostanza aliena che si trasforma in un affascinante costume nero. Il costume in apparenza gli offre nuovi poteri e nuova linfa ma successivamente lo metterà di fronte al suo lato oscuro. E stavolta i nemici che cospirano contro sono tre. I problemi del terzo episodio si individuano con facilità. Strano che il team di Raimi non se ne sia accorto già dalla stesura dello script. Troppe situazioni, troppi personaggi che immancabilmente perdono spessore psicologico nonostante le due ore e venti minuti. Certo, gli effetti rasentano la perfezione ma non si vive di sola finzione; neppure nei film della creatura di Lee e Dikto. Sbagliato anche lo stravolgimento dei cattivi, ci sono nemici importanti come Venom e Hobgoblin che sarebbe meglio lasciare immutati, altrimenti si rischia di produrre l'effetto Fantastici 4, in grado di sbriciolare (e quindi bruciare una carta importante!) il dottor Doom fin dalle prime sequenze. Speriamo si torni sulla buona strada vecchia...

lunedì 13 ottobre 2008

Howard e il destino del mondo


Quanti ricordano il buon Howard the Duck? Film prodotto da Lucas (e successivamente disconosciuto!) nel 1986 che racconta le gesta di un papero venuto da un mondo del tutto simile al nostro dove le anatre si sono evolute al posto degli umani. Tratto dal fumetto Marvel di Steve Gerber il film fu trattato malissimo da pubblico e critica. Considerato un flop fu gettato nel dimenticatoio. Howard viene risucchiato sulla terra a causa di un guasto al raggio laser del professor Jenning che apre un varco tra i due mondi. Finisce nel club dove si esibisce Beverly (l'icona anni 80 Lea Thompson!) che vuole sfondare con la sua band. Tra i due nasce la tenerezza e aiutandosi a vicenda, per superare le difficoltà della vita, riusciranno persino a salvare il pianeta da una minaccia ben più grande. "Howard e il destino del mondo" è un film che nel tempo potrebbe tornare a galla per i seguenti motivi: 1) La storia doveva essere per bambini ma era troppo impregnata della commedia romantica che in quegli anni furoreggiava (alla John Hughes per intenderci!) per poter affascinare il pubblico più giovane. Adesso però quei bambini sono divenuti adulti e l'impronta che miscelava il fantastico con la storia romantica funziona meglio. 2) Per motivi puramente evocativi. Howard racconta un periodo, con le sue musiche, i suoi effetti a passo-uno, la sua colonna sonora, ed è molto dettagliato in questo. Non credo che esistano troppi fan dei comics di Gerber in Italia ma certo esistono molti fanatici degli anni 80. Tornando al giudizio sul film, probabilmente la storia si dilunga troppo e certo ci sono molte ingenuità tuttavia è un prodotto che potrebbe ancora divertire.

domenica 12 ottobre 2008

Kriminal


Umberto Lenzi, prima del Diabolik di Bava e di Satanik di Vivarelli nel 1966 decise di girare un b-movie tratto dalle tavole di Magnus e Max Bunker ottenendo però un risultato non del tutto convincente. Kriminal è il "re del delitto" e condivide con Diabolik primati importanti per il fumetto "nero" italiano. Lenzi pare divertirsi ma il film poco ricorda le storie del personaggio, con un Gleen Saxson nei panni del criminale non sempre a suo agio. Fuggito dal patibolo, Kriminal viene a sapere che Lady Gold sta per esportare in Turchia una grossa partita di diamanti. Cerca con ogni mezzo di impossessarsene ma le cose non sembrano così semplici. Con dialoghi da fotoromanzo ed attori ingessati la storia procede ed in fondo qualche momento valido riesce ad offrirlo...