sabato 13 settembre 2008

Ghost Rider


Direi che Mark Steven Johnson sta ai fumetti come Uwe Boll sta ai videogiochi. Strano che le persone non se ne siano accorte. Dopo aver distrutto Daredevil con una regia quasi parodistica (colpevole anche il solito Ben Affleck) eccolo tornare all'attacco devastando il territorio del diavolo. Ghost Rider è poco conosciuto rispetto ad altri personaggi Marvel ma certo sulla carta ha carisma da vendere. La sua versione cinematografica invece ci riporta indietro di circa vent'anni; a quel ridicolo Capitan America di Albert Pyun. Qui abbiamo perso tutta l'atmosfera satanica che avvolgeva Johnny Blaze e (nonostante gli sforzi di Nicholas Cage) le pessime battute della sceneggiatura, gli effetti antiquati, i protagonisti (davvero era Wes Bentley di American Beauty?) totalmente fuori ruolo, la confezione è quella di un film pessimo. Vediamo se riusciamo a spiegare con semplicità come si fa un buon film sui supereroi nel duemila. Allora: si prende un pò del succo originale (il fumetto) ne si aggiorna l'estetica (senza esagerare!) e si lavora sulla psicologia dei personaggi anche se questi vengono da intrecci non troppo complicati. Fondamentale resta la sceneggiatura. Scrivete idiozie ed il film sarà stupido. Semplice no?

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