Dopo anni di ripensamenti e rielaborazioni della sceneggiatura ecco il film che tutti avrebbero voluto vedere su L'uomo ragno. Sam Raimi sostituisce James Cameron, prende il meglio del suo Darkman e ci infila dentro il tessiragnatele. Il risultato è convincente. I personaggi sono aggiornati (e quindi un pò diversi nella psicologia) ma grosso modo riescono a farci ricordare i loro antenati cartacei. La vera novità rispetto a quello che si era visto nei decenni precedenti è di certo il movimento di Spider-man, finalmente fedele alle tavole grazie alla computer grafica. Il film si divide in due parti: la prima, più lenta, è la genesi dell'eroe. La trasformazione di Peter Parker (interpretato da un adeguato Tobey Maguire) ci riporta a quel lontano 1962, quando Stan Lee e Steve Dikto crearono l'arrampicamuri. Mentre la seconda parte ha un ritmo forsennato e Spider-man dovra vedersela con il Goblin-Osbourne-Defoe, bravissimo nel ruolo di supercattivo (Peccato per il design del costume di Goblin, davvero plasticoso e falso!). Il film uscì nelle sale d'America quando ancora, fresco, bruciava il lutto dell'11 settembre. Addirittura il primo trailer fu censurato poichè L'Uomo Ragno intrappolava un velivolo (un elicottero) tra le torri gemelle. Naturalmente la partecipazione ai suoi trionfi divenne catartica e gli Stati Uniti rinnovarono la vecchia passione nei confronti di Spider-man rendendolo campione di'incassi. Uno dei migliori film tratti dagli albi della Marvel, non tanto per la fedeltà agli stessi quanto per caratteristiche cinematografiche. Una sequenza, quella del bacio tra Spidey e Mary Jane (Kirsten Dunst) è già passata alla storia...
Spider-man (Trailer censurato)
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