Frank Miller è di certo uno dei più importanti innovatori dell'arte dei comics. Con tutto quello che ha seminato durante gli anni ottanta (The Dark Knight returns, Elektra assassins, Batman: year one, Sin City, Ronin...) è normale che oggi, sia il fumetto che il cinema, rubino da lui a piene mani. Eppure gli esordi con la settima arte non furono felici. Le sue sceneggiature per Robocop 2 e 3 furono saccheggiate dalla produzione, tanto impoverite da farlo infuriare (anche se nel due compare in un piccolo ruolo non accreditato!). Leggendo la sua versione di Robocop (pubblicata di recente in italiano da Magic Press!) si intuisce che se le major l'avessero lasciato fare, probabilmente oggi la trilogia del robo-poliziotto sarebbe divenuta una pietra miliare del genere. Le sue fortune nelle sale sono cominciate più tardi grazie Robert Rodriguez e al suo progetto di portare sullo schermo l'epopea di Sin City con una nuova tecnica che avrebbe trasposto l'impostazione le tavole di Frank in pellicola, mantenendole praticamente inalterate. Un lavoro notevole, coronato questa volta da un successo di pubblico e critica. In effetti il crudo noir di Miller/Rodriguez sembra un ibrido senza precedenti. Fedelissimo ai testi del maestro, con attori perfetti nei ruoli si potrebbe pensare al miglior film tratto dal mondo delle vignette se non fosse che il cinema non è un fumetto. Sorti peggiori (secondo la critica) toccano a 300, altro adattamento di una sua graphic novel. Al concetto di "movics" viene contrapposto quello dei grandi temi e chiamati in causa cineasti che nulla hanno a che fare con il cinema d'intrattenimento. Sarebbe stupido in queste pagine fare un paragone tra Ben-hur e 300, sono due film di epoche diverse che seguono intenti differenti quanto alla fedeltà storica possiamo dire che se dovessimo giudicare in base a questi criteri allora "Il gladiatore" sarebbe un film insensato. La verità è che 300 vanta una realizzazione tecnica praticamente perfetta e che il suo adattamento può dirsi pienamente riuscito. Il futuro ci riserva altri due Sin City e la regia di The Spirit, l'investigatore inventato dalla testa di quell'altro geniaccio chiamato Will Eisner!
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