Anche lo stupefacente Uomo Ragno così come l'incredibile Hulk e Batman fu protagonista di molte apparizioni televisive prima di approdare al cinema nella sua incarnazione definitiva (e più riuscita!) del 2002. La scarsa popolarità dei queste serie è dovuta alla bassa qualità delle produzioni oltre che alle monumentali difficoltà relizzative che si celano dietro ad un progetto ambizioso come quello di portare in pellicola Spider-man. A differenza di molti eroi infatti il gioiello Marvel è un supereroe che necessità di grandi effetti speciali per essere totalmente credibile. Il film qui recensito è l'episodio pilota della prima serie (1977), distribuito dalla Columbia nelle sale cinematografiche italiane come: L'Uomo Ragno. Nonostante sia un doppio episodio televisivo la pellicola regge come lungometraggio. La trama è modificata rispetto al fumetto ed il Parker anni settanta non è certo un nerd esile che vive i suoi superproblemi. Esteticamente somiglia più al Peter di Romita senior che a quello di Dikto ed è molto solare. Il ruolo fu interpretato da Nicholas Hammond un attore televisivo non troppo celebre da noi ma attivo ancora oggi in piccole produzioni. Le differenze con il fumetto ci sono e non riguardano soltanto le movenze e le caratteristiche di Spider-man bensì tutto l'impianto narrativo. Queste sono storie tipiche del poliziesco anni 70 spruzzate di narrativa fantastica. Ne "l'Uomo Ragno" viene narrata la genesi dell'eroe e la sua lotta per difendere New York dalle minacce del Dr.Edward Byron, un guru della psicologia in grado di ipnotizzare le persone per costringerle a seguire i suoi impulsi criminali. Spariscono del tutto i cattivi di turno lasciando la sensazione che il personaggio sia fuori dall'universo Marvel (ne: L'incredibile Hulk comparivano invece Thor e Daredevil) mentre restano zia May e J.J.Jameson. Questo Uomo ragno appare decisamente goffo quando scala i muri, i celebri lanciaragnatele sono esterni e quello che ne fuoriesce non ricorda neppure lontanamente la versione cartacea (sono semplici cordini bianchi!) anche i duelli con i cattivi non hanno buone coreografie ma tutto sommato non sono poi molti. E' la trama a funzionare. Il film scorre, non si può definire un capolavoro ma è sufficiente vista l'età e considerando che poi assieme ad altri due formò la prima trilogia cinematografica dedicata all'Uomo Ragno.
giovedì 4 settembre 2008
L'Uomo Ragno
Anche lo stupefacente Uomo Ragno così come l'incredibile Hulk e Batman fu protagonista di molte apparizioni televisive prima di approdare al cinema nella sua incarnazione definitiva (e più riuscita!) del 2002. La scarsa popolarità dei queste serie è dovuta alla bassa qualità delle produzioni oltre che alle monumentali difficoltà relizzative che si celano dietro ad un progetto ambizioso come quello di portare in pellicola Spider-man. A differenza di molti eroi infatti il gioiello Marvel è un supereroe che necessità di grandi effetti speciali per essere totalmente credibile. Il film qui recensito è l'episodio pilota della prima serie (1977), distribuito dalla Columbia nelle sale cinematografiche italiane come: L'Uomo Ragno. Nonostante sia un doppio episodio televisivo la pellicola regge come lungometraggio. La trama è modificata rispetto al fumetto ed il Parker anni settanta non è certo un nerd esile che vive i suoi superproblemi. Esteticamente somiglia più al Peter di Romita senior che a quello di Dikto ed è molto solare. Il ruolo fu interpretato da Nicholas Hammond un attore televisivo non troppo celebre da noi ma attivo ancora oggi in piccole produzioni. Le differenze con il fumetto ci sono e non riguardano soltanto le movenze e le caratteristiche di Spider-man bensì tutto l'impianto narrativo. Queste sono storie tipiche del poliziesco anni 70 spruzzate di narrativa fantastica. Ne "l'Uomo Ragno" viene narrata la genesi dell'eroe e la sua lotta per difendere New York dalle minacce del Dr.Edward Byron, un guru della psicologia in grado di ipnotizzare le persone per costringerle a seguire i suoi impulsi criminali. Spariscono del tutto i cattivi di turno lasciando la sensazione che il personaggio sia fuori dall'universo Marvel (ne: L'incredibile Hulk comparivano invece Thor e Daredevil) mentre restano zia May e J.J.Jameson. Questo Uomo ragno appare decisamente goffo quando scala i muri, i celebri lanciaragnatele sono esterni e quello che ne fuoriesce non ricorda neppure lontanamente la versione cartacea (sono semplici cordini bianchi!) anche i duelli con i cattivi non hanno buone coreografie ma tutto sommato non sono poi molti. E' la trama a funzionare. Il film scorre, non si può definire un capolavoro ma è sufficiente vista l'età e considerando che poi assieme ad altri due formò la prima trilogia cinematografica dedicata all'Uomo Ragno.
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